Vampate, insonnia, aumento di peso: quanto durano? Le risposte ai dubbi più comuni sulla patologia della menopausa.
Con l’allungamento della durata della vita media, le donne passano ormai circa trent’anni, pari ad un terzo, in menopausa. La menopausa non viene più vista come un periodo di transizione verso la vecchiaia, ma sempre di più come momento per prendersi cura della propria salute e per risolvere i problemi che spesso il nuovo assetto ormonale comporta.
Menopausa in salute, le nuove cinquantenni
Le “nuove cinquantenni” sono donne che arrivano all’età della menopausa in perfetto benessere fisico, intellettuale e psicologico. Impegnate nell’ambito lavorativo, familiare e sociale che chiedono di mantenere una alta qualità di vita. Ai loro bisogni dobbiamo essere in grado di dare risposte di salute e di benessere soprattutto se pensiamo che nel mondo nel 2030 ci saranno 1200 milioni di donne con più di 50 anni.
Vampate, insonnia, depressione: quanto durano i sintomi?
Vampate di calore, modificazioni del sonno, alterazioni del tono dell’umore sono i sintomi che insorgono precocemente. Anzi spesso la donne li riferiscono già dalla fase pre-menopausale. L’85% delle donne riferisce vampate di calore e addirittura il 55% di loro le avverte già dalla fase premenopausale. Aumentano poi per frequenza ed intensità con la cessazione del ciclo per ridursi con il passare del tempo. Ma fino a quanto tempo possono durare? È importante saperlo anche per decidere se e per quanto tempo intraprendere un trattamento.
Lo studio sulla durata dei sintomi in Menopausa
Uno studio americano (The Study of Women’s Health Across the Nation SWAN Study) nel 2015 ha valutato la durata dei sintomi durante la transizione menopausale, quindi partendo dalla premenopausa, riscontrando che la durata complessiva nella maggioranza delle donne controllate era di 7.4 anni complessivi e di 4,5 anni considerando la data della ultima mestruazione.
Terapia ormonale sostitutiva: sempre sotto controllo medico
Sono numerose le donne con sintomi rilevanti già prima della scomparsa del ciclo e peraltro sono proprio queste le donne in cui i sintomi persistono più a lungo anche dopo la scomparsa del ciclo (9.4 anni). Si stima inoltre che un 25% di donne abbia le vampate anche molti anni dopo la menopausa.
Questo dato è molto importante anche per valutare con la paziente se e per quanto tempo fare una terapia, sopratutto se ormonale. Sappiamo infatti che i dati che abbiamo a disposizione ci indicano che un prolungamento della stimolazione ormonale ( attraverso una supplementazione con una terapia ormonale) sulla mammella determina un minimo incremento di rischio di cancro. Anche se le terapie non sono tutte uguali per principio attivo e per dosaggio, è ovvio che maggiore è la durata della terapia e maggiore sarà il rischio. Utile nelle pazienti che stanno facendo una terapia ormonale, quindi, rivalutarne l’efficacia dopo qualche anno dalla assunzione magari con una breve interruzione e solo se i sintomi saranno ancora presenti proseguirne la assunzione.