La candida ricorrente ed il bioma intestinale sono legati. Attraverso il ripristino del bioma si può risolvere il problema.
La candida ricorrente è un problema comune a molte donne. Si presenta come prurito, disagio vaginale, perdite. Leggi di più sulla candida ricorrente qui.
Molte delle cure permanenti partono dalla salute dell’intestino ed una buona alimentazione.
L’intestino ed il bioma
Per anni abbiamo pensato che a garantire un’adeguata difesa fosse solo un PH acido causato dall’acido lattico prodotto dai lattobacilli presenti nella mucosa vaginale. Ma oggi sappiamo che la costituzione del Microbioma vaginale è molto più complessa e che è strettamente correlato a quello intestinale.
La Candida, infatti, spesso è presente anche a livello intestinale. E solo attraverso il ripristino di adeguate condizioni di questo efficiente sistema si può tornare alla normalizzazione e alla risoluzione del problema.
Non sono più sufficienti solo le terapie sintomatiche che anzi possono solo peggiorare la situazione soprattutto se usate frequentemente e senza un razionale, spesso per autosomministrazione.
L’importanza degli integratori di fermenti lattici e probiotici
Bisogna quindi intervenire in modo più sistematico a partire dalla alimentazione e dalla normalizzazione del microbioma intestinale attraverso la integrazione con specifici ceppi di fermenti. Pochi poi sono quelli che riescono ad arrivare alla vagina, se assunti per bocca attraverso l’intestino.
Oppure è utile intervenire con fermenti vaginali da usare prima in modo intensivo per 7-10 giorni e poi da proseguire meno frequentemente per periodi più lunghi.
Occhio a zuccheri e lieviti
Per sconfiggere la Candida è utile anche apportare alcune correzioni dietetiche riducendo zuccheri e lieviti, togliendo quindi i nutrienti che permettono alla candida di crescere e moltiplicarsi. Per questo i soggetti diabetici sono quelli più a rischio di sviluppare questa infezione.
Essendo un fungo, la candida cresce in ambiente umido. È quindi fondamentale vestirsi in modo adeguato da garantire la giusta traspirazione alla zona genitale, evitando abiti troppo attillati e prediligendo fibre naturali come cotone, lino e seta.
L’età non conta…
Questa infezione interessa tutte le fasce di età. Nelle bambine spesso è causata da alterazioni dell’ecosistema intestinale. Nelle donne in età fertile può essere facilitata dai rapporti sessuali o dall’assunzione di contraccettivi a dosaggio troppo basso che possono indurre modificazioni nell’ecosistema vaginale simili a quelle tipiche della atrofia post-menopausale, con una riduzione della acidità vaginale.
Persino la gravidanza, con i cambiamenti di PH può essere un fattore predisponente allo sviluppo e al mantenimento dell’infezione. Che però non crea di solito problemi alla mamma ed al bambino perchè difficilmente risale all’utero o alla tube, motivo per cui seppur molto fastidiosa non rappresenta mai un problema per la futura fertilità.