Le donne oggi fanno pochi figli e desiderano programmare la loro vita riproduttiva in base ad esigenze di realizzazione personale, famiglia, lavoro, ruolo sociale.

Le ragazzine iniziano presto l’attività sessuale e per fortuna si pongono subito il problema di come evitare gravidanze indesiderate.

Anche dopo aver esaurito il proprio desiderio di avere figli, rimane fondamentale il problema della contraccezione.

Non esiste il contraccettivo perfetto e soprattutto quello che vada bene per tutte le donne ma è fondamentale scegliere per ogni donna un metodo, che a volte cambia anche nell’arco della vita, che non abbia effetti collaterali importanti anche perché dovrà poi essere utilizzato per molti anni.

Abbiamo a disposizione la terapia ormonale estro-progestinica (pillola, anello vaginale, cerotto) che a dosaggi, e con vie di somministrazione diverse, ci permette generalmente di far fronte alle esigenze di molte donne. Laddove ci fossero controindicazioni al suo utilizzo, come in allattamento e in caso di ipertensione arteriosa si possono utilizzare mini-pillole con solo progesterone ed esiste anche un dispositivo sottocutanea da inserire nel braccio che permette di avere una contraccezione sicura per tre anni.

Inoltre, la contraccezione attraverso l’utilizzo di dispositivi intrauterini (le cosiddette spirali) che oggi sono diverse e possono essere utilizzate anche da donne con problemi ginecologici con l’obiettivo di evitare gravidanze ma anche di svolgere un’azione terapeutica attraverso il rilascio intrauterino di dosaggio diversi di progesterone.

Utile è sottolineare, soprattutto nelle più giovani, anche l’importanza del profilattico, unico vero mezzo di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili.